Disegnare insieme come esercizio di democrazia

A Barbiana la scuola di don Lorenzo Milani usava la forma di scrittura collettiva per fare esercizio di comunità e democrazia. Si tratta di unire quell’esperimento sociale all’utilizzo del disegno e del fumetto come tecnica per avvicinare la complessità di certi concetti alle singole persone così da renderle cittadin3 più consapevoli. Vuoi raccontare una realtà sociale, un servizio, una comunità, una forma di cittadinanza attiva? Confrontiamoci: scrivete una mail a ilproblemadeglialtri@gmail.com.

1. REALIZZAZIONE DI INFOGRAFICHE E MAPPE CONCETTUALI

100 € cadauna

“Ti faccio un disegno” è un’espressione comune per offrirsi di spiegare qualcosa. Il disegno aiuta a visualizzare un concetto; uno schema è utile a ripassare per un esame o a fare una presentazione durante un meeting. Avere con sé un’infografica permette di spiegare la complessità di un’associazione o di una cooperativa; i diritti di una minoranza o i tecnicismi della Costituzione… Alcuni chiamano tutto questo legal design.

Per farti un’idea, vedi queste mappe.

2. REALIZZAZIONE DI SEQUENZA DI VIGNETTE

50 € cadauna

Alle volte una campagna di sensibilizzazione porta avanti contenuti densissimi ed importanti, ma con la brutta sensazione di annoiare il proprio pubblico. Le vignette sono un modo per raccontare un tema in modo diverso dal solito coniugando leggerezza e profondità.

Per farti un’idea, vedi questi articoli: Cada vida cuenta disegnate gratuitamente per ResQ o Paola in Libano per Operazione Colomba

3. LABORATORIO DI FUMETTO COLLETTIVO

70 €/h per incontri- 150€ per ciascuna pagina a colori

Disegnare insieme, fare scrittura collettiva, inventarsi insieme una storia, fare esercizio di fantasia… sono tutti esperimenti sociali formidabili per crescere in capacità di ascolto, consapevolezza, senso di comunità e costruzione di scelte democratiche. Proviamoci insieme: io l’ho fatto insieme ad altre persone disegnando la storia di Etty Hillesum, di Sophie Scholl, di Ingrid e di Matteo Toffanin. Da solo sarebbe stata un’avarizia e sarebbe stato totalmente inefficace.

Sarebbe possibile fare questi percorsi anche con classi scolastiche, gruppi di volontari, ecc. Un esempio lo trovi qui.



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