“C’è tutta la solitudine delle vittime nell’immagine di Omran Daqneesh, il bimbo di cinque anni salvato da un bombardamento ad Aleppo e seduto in un’ambulanza, il volto coperto di sangue e polvere, lo sguardo immobile.
È la solitudine del più indifeso degli esseri umani, il bambino, di fronte a qualcosa che può solo subire e non capire.
L’immagine suscita potenti emozioni, come quella del piccolo profugo Aylan, trovato morto su una spiaggia della Turchia.
Ma le emozioni svaniscono in fretta, la solitudine resta. Aylan è dimenticato, i profughi mal sopportati o respinti. Perfino criminalizzati, perché il nostro mondo, così perverso, è capace di trasformare le vittime in carnefici pur di salvare la propria coscienza o cercare di prendere un po’ di voti. Chiamatela, se volete, civiltà”.
Il libro “La solitudine di Omran” raccoglie tre anni di articoli e interventi pubblici ‒ appassionati, polemici, documentati ‒ del presidente regionale del Cnca Trentino-Alto Adige Vincenzo Passerini, accompagnati dalle storie disegnate di Giorgio Romagnoni che, lavorando al Centro Astalli, conosce “in prima linea” le storie i drammi e le speranze dei profughi.
272 pagine che sono un vero e proprio manifesto per l’accoglienza e contro l’ingiustizia.
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